Disgeusia, Disfagia e Trisma

La terapia antineoplastica causa frequentemente la perdita della percezione del gusto, disfagia e difficoltà all'apertura della bocca e alla conduzione delle normali funzioni orali.

La perdita della percezione del gusto o alterazione del senso dello stesso interessa il dolce, l'acido, l'amaro e il salato. Può essere correlata all’effetto diretto dei farmaci, della radioterapia e alla diminuzione del flusso salivare e può causare gravi disagi ai pazienti, riducendo l’apporto alimentare e interferendo con la qualità della vita.

Solitamente il senso del gusto viene recuperato tra 1 e 3 mesi dopo la conclusione della terapia

Disfagia

Per disfagia si intende la difficoltà a deglutire; può riguardare solo i cibi solidi, o anche quelli semiliquidi o liquidi. La disfagia indotta da radio-terapia può condurre a gravi complicanze come la polmonite ab ingestis.

La secchezza delle mucose aggrava il deficit della funzione deglutitoria. Gli effetti della disfagia cronica sulla qualità della vita conseguenti alla radio-terapia sono importanti quanto la xerostomia permanente.

Esistono trattamenti preventivi (es. “la posizione del capo flesso”) che devono iniziare prima del trattamento radioterapico o chemioterapico. Talvolta, gli effetti collaterali della chemioterapia impediscono al paziente di portare a termine un programma di esercizi di fisioterapia specifici per migliorare la deglutizione.

Gli interventi compensatori terapeutici (es. la deglutizione sopraglottica o la manovra di Mendelsohn) sui deficit individuati, attraverso la valutazione strumentale, si rivelano migliorativi della funzionalità deglutitoria approssimativamente nel 75% dei pazienti trattati con radioterapia.

Trisma muscolare

La reazione infiammatoria con fibrosi dei muscoli masticatori in seguito all'irradiazione ad alte dosi di sedi della testa e del collo può portare allo sviluppo di trisma con difficoltà all'apertura della bocca e alla conduzione delle normali funzioni orali. Il paziente lamenta dolore muscolare, articolare e difficoltà nell’apertura della bocca. Quindi, il paziente avrà problemi nella masticazione, nella fonetica e nel sottoporsi a trattamenti odontoiatrici.

Alcuni esercizi di fisioterapia mandibolare per allenare l’apertura della bocca aiutano a prevenire il trisma muscolare o per lo meno a ridurre le sue conseguenze.